© Enrico Giro

Area di progetto

Dove si trova

L’ambito territoriale ottimale individuato per l’applicazione delle tecnologie di ingegneria naturalistica, delle metodologie, e delle forme di partecipazione da sperimentare riguarda il comprensorio relativo alle isole di Burano, Mazzorbo, Torcello, e alla Palude dei Laghi; area compresa tra la foce del Fiume Dese, il gruppo di isolette a nord di Mazzorbo, e i bassifondi antistanti la zona di Tessèra. Questa è l’area a maggior naturalità della Laguna di Venezia presentando un gradiente di salinità che permette lo sviluppo delle diverse associazioni vegetazionali, dalle specie alofile al canneto. La Laguna Nord costituisce un sito di importanza comunitaria prioritaria per la conservazione delle specie e degli habitat a livello regionale, nazionale ed europeo ai sensi della Direttiva Habitat e Natura 2000 (Laguna Superiore di Venezia - SIC IT3250031 e Laguna di Venezia - ZPS IT3250046).

Visita la mappa interattiva relativa del progetto Vimine, nel geoportale Atlante della laguna

Perché è idonea

Quest’area è valutata come la più idonea per una molteplicità di elementi, tra i quali evidenziamo: l’esistenza di tutti i fattori principali che determinano l’erosione del territorio (moto ondoso generato da traffico nautico e vento dominante, esposizione alle maree etc.), il coinvolgimento dell’area in precedenti progetti di protezione delle barene, e la presenza di comunità isolane e di enti locali in grado di attivare i percorsi di partecipazione indispensabili in tutte le fasi del progetto.

Le caratteristiche

L’area lagunare scelta è tra le più periferiche e maggiormente confinate, nel senso idraulico e biologico del termine; è costituita da grandi paludi caratterizzate da profondità molto basse e racchiuse da corone di barene, il cui valore paesaggistico ed ecologico è ampiamente riconosciuto. La presenza, in questi luoghi, di habitat unici per la riproduzione e la crescita di specie ittiche pregiate ha garantito in passato la vita delle comunità locali di pescatori e consentito il loro insediamento in tutte le isole della laguna. Tali zone, inoltre, hanno l’importante funzione di porsi come “fascia tampone” in grado di abbattere gli inquinanti provenienti dall’entroterra e di attenuare, con la loro particolare conformazione geomorfologica, la forza delle correnti di marea. Nonostante queste aree siano attualmente sottoposte a estesi, intensi e continui stress erosivi, sono private di interventi significativi per la prevenzione e la riduzione di tali fenomeni. Le barene circostanti alle paludi interne risultano infatti sempre più largamente e intensamente soggette a un depauperamento dei piani sedimentari con conseguente frammentazione del tessuto barenale. Tale degenerazione mina dalla base tutta la serie di complessi rapporti di equilibrio che regolano la vita di queste zone e che interessano direttamente, tramite la pesca e la fruizione del territorio, anche le attività umane.